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Pietro Leemann


Nel '76 rimane letteralmente folgorato da una bavarese alla vaniglia preparata dal grande cuoco ticinese Angelo Conti Rossini, e decide che "da grande" farà lo chef.
Ha così inizio un periodo di apprendistato, attraverso esperienze con Girardet e Gualtiero Marchesi, che culmina con la sua conversione al vegetarianismo nell'85.
Nell'86 parte per l'Oriente -Cina e Giappone per un anno- poi nell'89 parte l'avvenura del Joia.
Per attirare un pubblico comunemente carnivoro verso una cucina più etica e più sana, i suoi piatti imitano le consistenze della carne (il pollo di patate, l'arrosto vegetariano, il filetto di olive) e propongono nuovi gusti che diventeranno filo conduttore ed elementi di distinzione del suo Joia: il pesto di avocado e verdure, il curry ingentilito, la meringa al vapore, la finta anatra alla Pechinese... Per rendere il cliente partecipe della gioia del cibo e della vita.
La Stella Michelin arriva nel 1996 -primo ed unico ristorante vegetariano in Europa ad ottenerla- e da allora viene mantenuta.
Autore di numerosi libri di cucina vegetariana, Pietro Leemann è un vero filosofo, appassionato ricercatore dei metodi migliori -sia in cucina che nella realtà quotidiana- per vivere serenamente e con pienezza.
